mercoledì 28 maggio 2008

Superscuiattolin il piu grande degli eroi!

Attenti malfattori!!!
Arriva Superscuiattulinnn!!!!!!!

mercoledì 7 maggio 2008

I diari della motocicletta





1952. Due giovani studenti universitari, Alberto Granado ed Ernesto Guevara partono per un viaggio in moto che li deve portare ad attraversare diversi paesi del continente latinoamericano. Quella che doveva essere un'avventura giovanile si trasforma progressivamente nella presa di coscienza della condizione di indigenza in cui versa gran parte della popolazione. Quel viaggio cambiera' nel profondo i due uomini. Uno di loro diventera' il "Che" mentre l'altro, ancora vivente, e' medico a Cuba. Uno degli applausi piu' lunghi alla proiezione stampa di Cannes 2004. Perche' tutti i giornalisti presenti sono 'comunisti'? Sicuramente no. Perche' credono che Castro sia solo un benefattore dell'umanita'? Ancora una volta la risposta e' no. Allora perche'? Perche' di fronte a un cinema o sempre piu' plastificato o sempre piu' povero di idee, un film che propone la gioventu' come 'luogo' in cui scoprire dei valori personali e decidere di impegnarsi per degli ideali, risponde a un bisogno profondo. Due studenti che non si fanno di droga, che non rubano, che non scopano ogni ragazza che incontrano ma che si mettono in viaggio come spericolati turisti e si trovano alla fine 'uomini' perche'cambiati dentro fanno pensare che l'utopia (pur con tutte le sue possibili distorsioni nel momento in cui entra in gioco il potere) non puo' morire. Una bella lezione 'morale' senza moralismi ne' agiografie.






Diecimila chilometri, otto mesi 'on the road' attraversando tutta l'America Latina, un viaggio iniziatico che trasformò Ernesto Guevara figlio della media borghesia argentina, laureando in medicina, giocatore di rugby affetto da asma, languido innamorato di una ragazzetta snob, in 'Che Guevara'. Nel gennaio del '52 due amici decidono di partire per un viaggio: mezzo di trasporto una sgangherata Norton 500 ribattezzata la 'Poderosa'. Con Ernesto, che allora ha 23 anni, c'è Alberto Granado, biochimico che ne ha 29. Partenza da Cordoba, città dove vivono, e meta Caracas in Venezuela, attraverso il Cile, il Perù , l'Amazzonia.«I diari della motocicletta» del regista Walter Salles (quello di «Central do Brasil») produttore esecutivo Robert Redford e supervisore Gianni Minà è la storia di Ernesto Guevara prima che diventasse El Che, ma non solo.E' anche il racconto di una grande amicizia, un viaggio di due hippies d'avanguardia, pochi soldi, nessun luogo prestabilito dove dormire, il tempo non esiste se non per le stagioni. Un viaggio che può fare solo chi non ha ancora superato 'la linea d'ombra' conradiana, la giovinezza. Due uomini molto diversi: Alberto, grassoccio, biondo, simpatico e un po' piacione (l'attore argentino Rodrigo de la Serna, un'incredibile somiglianza con il vero Alberto, oggi ottantenne a Cuba), Ernesto (Gael Garcìa Bernal, l'interprete di 'Amores Perros' e 'Y tu mama tambien', bello da morire) terribilmente sincero anche a costo di diventare antipatico, leale, idealista. Prima tappa la 'Svizzera', ovvero la villa meravigliosa della fidanzatina di Ernesto, che gli consegnerà 15 dollari, una fortuna, perché lui le compri un costume da bagno. Dai prati verdi dell'Argentina alla neve del Cile: la 'Poderosa' rantola, non ce la fa più, ma il viaggio continua in autostop. Più vicini alla gente, Ernesto comincia a vedere e capire un continente che non immaginava. Povertà, arretratezza, soprusi dei pochi ricchi, condizioni di vita disumane, la spietata colonizzazione di un popolo che, scopre Ernesto, è unito oltre i confini degli stati.Il primo impatto con le lotte sociali, i minatori costretti a essere scelti come bestie per scendere sotto terra. Unica possibilità di lavoro per chi, considerato 'comunista', viene scacciato dalle proprie terre. E poi il Perù bellissimo e misterioso. La cordigliera delle Ande, Cuzco la magica, il Machu Picchu e i resti superbi della civiltà Inca. E lo squallore della capitale Lima, voluta dagli invasori spagnoli, il Rio delle Amazzoni fino al lebbrosario di San Pablo, dove il fiume torbido divide da una sponda all'altra i sani e i malati. E la decisione di Ernesto: attraversarlo a nuoto, per annullare per sempre quella distanza.Nella foto in bianco e nero dei titoli di coda, Ernesto e Alberto sono in piedi sulla zattera 'Mambo tango' che li porterà alle loro vite. Alberto verso un lavoro in un ospedale di Caracas, Ernesto verso qualcosa che ancora non sa. Scrive: «Quel vagare senza meta per la nostra maiuscola America mi ha cambiato più di quanto credessi». E' il 20 giugno del '52: El Che con una maglietta a righe sorride oltre l'obbiettivo.

lunedì 5 maggio 2008

Tutti a rapporto


E allora, sti pescetti...sono vivi? I custodi ci dicano com'è andata... o se dobbiamo chiamare la protezione animali...

venerdì 2 maggio 2008

HAPPY BIRTHDAY CIORCCIO!!!!!!!!!!

BuOn CoMpLeAnNo CiOrCcIo!!!!!!!!!!