venerdì 15 febbraio 2008

Emergency


Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale.
Emergency offre assistenza medico-chirurgica gratuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Emergency promuove una cultura di solidarietà, di pace e di rispetto dei diritti umani.
Emergency è un'associazione umanitaria fondata a Milano nel 1994 per portare aiuto alle vittime civili delle guerre e della povertà.
Dal 1994 a oggi, Emergency è intervenuta in 13 paesi, costruendo 7 ospedali, 4 centri di riabilitazione, 1 centro di maternità, 1 centro di cardiochirurgia, 55 tra posti di primo soccorso e centri sanitari. Su sollecitazione delle autorità locali e di altre organizzazioni, Emergency ha anche contribuito alla ristrutturazione e all'equipaggiamento di strutture sanitarie già esistenti. Dal 1994 a tutto il 2007, i team di Emergency hanno portato aiuto a oltre 2.750.000 persone.
Proprio perché conosce gli effetti della guerra, sin dalla sua costituzione Emergency è impegnata nella promozione di valori di pace.Nel 1994 Emergency ha intrapreso la campagna che ha portato l'Italia a mettere al bando le mine antiuomo. Nel 2001, poco prima dell'inizio della guerra all'Afganistan, ha chiesto ai cittadini di esprimere il proprio ripudio della guerra con uno "straccio di pace".Nel settembre 2002, insieme ad altre organizzazioni, ha lanciato la campagna "Fuori l'Italia dalla guerra" perché l'Italia non partecipasse alla guerra contro l'Iraq. Con la campagna "Fermiamo la guerra, firmiamo la pace" Emergency ha promosso una raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare "Norme per l'attuazione del principio del ripudio della guerra sancito dall'articolo 11 della Costituzione e dallo statuto dell'Onu", depositata alla Camera dei deputati nel giugno 2003.
Emergency è stata giuridicamente riconosciuta Onlus nel 1998 e Ong nel 1999.
Per sostenere gli obiettivi di Emergency su una più ampia scala internazionale, sono nate nel 2005
Emergency Usa e nel 2007 Emergency UK.
Dal 2006 Emergency è riconosciuta come Ong partner delle Nazioni Unite - Dipartimento della Pubblica Informazione.
Emergency in Sierra Leone
Le enormi ricchezze minerarie hanno rappresentato una condanna per la Sierra Leone, più che un'opportunità di sviluppo.Una guerra spaventosa, combattuta a colpi di machete anche per mano di soldati bambini, ha causato almeno settantacinquemila vittime (su una popolazione di quattro milioni e mezzo di persone) con migliaia di persone deliberatamente mutilate, e ha costretto due terzi della popolazione alla fuga in Guinea e Liberia.La guerra civile ha distrutto le infrastrutture sanitarie del paese: il tasso di mortalità infantile, fino al 2005 il più alto al mondo, è determinato principalmente dalla diffusione di malaria, diarrea e infezioni.
Nel 2001 Emergency ha avviato a Goderich, un villaggio alla periferia di Freetown, un programma destinato alle vittime di guerra successivamente ampliato alla cura dei pazienti ortopedici e di tutte le emergenze chirurgiche.Nel 2002, accanto all'ospedale è stato costruito un Centro sanitario pediatrico per la cura di malaria, anemia e infezioni respiratorie.
In Sierra Leone Emergency ha finora curato oltre 195.000 persone

cambogia: Battambang A/R
Chang, tre mesi, è arrivato all’ospedale di Emergency a Battambang per un’operazione al labbro leporino, una grave malformazione congenita che gli impediva di succhiare il latte dal seno della madre e rendeva difficile ogni altro tentativo di nutrizione.La famiglia ha intrapreso un viaggio di 500 chilometri per farlo operare da Paolo, chirurgo pisano che ogni anno si reca a Battambang per effettuare interventi di plastica ricostruttiva.L’intervento ha avuto ottimi risultati e dopo pochi giorni mamma e figlio avrebbero potuto essere dimessi. Con grande sorpresa di tutto lo staff, però,la mamma non accennava a lasciare la corsia dove erano ricoverati.Il motivo:
non aveva i soldi per il viaggio. Tutto il capitale di famiglia – due maiali – era stato investito per pagare il viaggio di andata.A quel punto tra lo staff è cominciata una colletta che si è estesa anche due scuole pisane che, avendo saputo della storia di Chang, hanno volutocontribuire a pagare il ritorno a casa.
Paolo, Battambang

sierra leone: Il programma di dilatazioni endoscopiche a Goderich
Allimany, 8 anni, aveva bevuto accidentalmente soda caustica e l’ustione gli aveva chiuso l’esofago al punto da rendergli impossibile mangiare (da loro la soda viene usata come da noi, la varecchina). La nonna, con cui vive da quando sono morti i suoi genitori, l’ha accompagnato all’ospedale di Emergency, che con il suo un programma di dilatazioni endoscopiche dell’esofago è diventato il centro di riferimento di tutta la Sierra Leone per questo tipo di patologia.L’esofago di Allimany è tanto stretto che, negli interventi precedenti, è stato quasi impossibile inserire il filo guida. Questa volta, però, dopo qualche tentativo, il filo passa e scorre bene.Antonio, il chirurgo internazionale, e il medico locale Suaredine verificano attraverso la telecamera le lesioni dell’esofago per valutare l’esito dell’intervento e programmare la prossima operazione.Fra qualche settimana, Allimany sarà sottoposto a un’altra seduta di dilatazione con un tubo di diametro maggiore. Un altro passo verso la guarigione.
Chiara, Goderich
sudan: "Quasi gratis?"
Il padre di Osman Mohamed, 22 anni, racconta che l’affanno del figlio era dovuto a un forellino ventricolare. I consulti ottenuti presso gli ospedali della sua provincia - Northern province - non prospettavano grandi possibilità: presso il primo, l’intervento COSTAVA 8.000 pound (2.600 euro), 9.000 (3.000 euro) nel secondo, cifre insostenibili per la famiglia.Dopo aver saputo dell’esistenza del Centro Salam, del suo staff altamente specializzato e della gratuità assoluta delle cure, padre e figlio si sono messi in viaggio da Shendi verso Khartoum.I risultati dei controlli di routine evidenziano la necessità di un intervento chirurgico, ma non l’urgenza. Lo scorso 19 gennaio il ricovero, il 22 gennaio l’operazione.Il padre è felice e ringrazia tutti di aver curato il figlio “quasi gratis”. Quasi? Sì, ribatte, la famiglia ha dato ben tre litri e mezzo del suo sangue.
Paolo, Soba
Di norma Emergency realizza progetti di lungo periodo: nei paesi in cui opera, presta assistenza sanitaria in strutture che costruisce e gestisce direttamente fino a che abbiano raggiunto la completa autonomia, professionale e finanziaria.
In particolari circostanze Emergency interviene sostenendo altri ospedali con la ristrutturazione e l'allestimento di alcuni reparti o con l'invio di personale specializzato, farmaci e strumentario.

1994 - EMERGENCY ha ristrutturato e riaperto il reparto di chirurgia dell'ospedale di Kigali in Ruanda. Durante una missione di 4 mesi, un team chirurgico ha operato oltre 600 vittime di guerra. Contemporaneamente Emergency ha anche riattivato l'unità di ostetricia dove hanno ricevuto assistenza medica e chirurgica oltre 2.500 donne.
2000 - EMERGENCY ha inviato un team chirurgico in Eritrea su richiesta della Cooperazione Italiana. Il team di Emergency ha lavorato due mesi nell'ospedale Menane Hiwet, ad Asmara, curando le vittime del conflitto tra Etiopia ed Eritrea.
1999 - EMERGENCY ha sostenuto l'orfanotrofio "Jova Jovanovic Zmaj" di Belgrado, Serbia.2001 - EMERGENCY ha costruito un Centro di riabilitazione e produzione protesi a Diana, Nord Iraq. Il Centro è stato dato in consegna a una Ong locale.
2002 - EMERGENCY ha rifornito di farmaci la "Casa de la mujer", una rete di dispensari che presta assistenza alle donne malate di tumore e diabete, Nicaragua.
2003 - EMERGENCY ha fornito all'ospedale Al-Kindi di Bagdad, Iraq, farmaci e materiali di consumo e combustibile per i generatori, per permettere alla struttura di ritornare operativa nei primi mesi della guerra contro l'Iraq. Nello stesso periodo, tonnellate di farmaci e materiale sanitario sono state donate all'ospedale di Karbala, 70 miglia a sud di Bagdad.
2003 - EMERGENCY ha avviato un Centro di riabilitazione e produzione protesi a Medea, Algeria. EMERGENCY ha ristrutturato ed equipaggiato un edificio all'interno dell'ospedale pubblico, occupandosi anche della formazione del personale nazionale. Il Centro, chiamato "Amal", Speranza, è stato trasferito alle autorità sanitarie locali nel 2004.
2003 - EMERGENCY ha costruito un Centro di riabilitazione e produzione protesi a Dohuk, Nord Iraq. Il centro è gestito dalle autorità sanitarie locali.
2003 - EMERGENCY è intervenuta in Angola, nella provincia di Benguela, su invito di una congregazione di suore angolane. Due Centri sanitari sono stati ristrutturati, equipaggiati e gestiti per oltre un anno da EMERGENCY. Dopo aver completato la formazione del personale nazionale, all'inizio del 2005 EMERGENCY ha trasferito la gestione dei due Centri sanitari alla congregazione.
2003/2004 - Un team chirurgico ha lavorato nell'unità ortopedica dell'ospedale pubblico di Jenin, Palestina. EMERGENCY si è occupata della formazione del personale sanitario, ha avviato un reparto di fisioterapia, ha costruito una nuova corsia ortopedica, ha ristrutturato la mensa e ha costruito l'impianto per l'acqua calda.
2004 - EMERGENCY ha sostenuto la popolazione di Falluja, Iraq, durante l'assedio della città avvenuto in novembre. Generi di prima necessità, acqua e farmaci sono stati distribuiti ai rappresentanti della comunità e all'ospedale cittadino.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mio papi lavora con emergency :)
è andato in tutte leparti del mondo! cambogia, afganistan..uuuuuuuuuuu
I'M SOOO PROUD OF HIM :) marti